Poeta, giornalista e scrittore

La poesia di Ermanno Eandi dedicata ai granatieri della Sardegna no comments

La Sardegna è un’isola unica, rinomata per la sua costa mozzafiato e gli interni montuosi. Il suo paesaggio ospita anche 7000 misteriosi Nuraghi (Stone Dwellings).

L’isola è stata abitata dai tempi preistorici. Fu conquistato per la prima volta dai fenici, poi Cartagine e successivamente Roma.

Simbolismo

Il simbolismo è un dispositivo letterario che gli scrittori usano per trasmettere idee e temi oltre a ciò che possono esprimere letteralmente. È comune nella finzione, nella poesia e nella saggistica creativa come saggi personali.

Spesso il simbolismo è sottile. Può essere difficile dire se un autore intende che qualcosa fosse simbolico o meno, quindi è importante che gli autori sappiano cosa vogliono che i loro simboli trasmettano.

Un esempio comune di linguaggio simbolico è una metafora. Una metafora confronta due cose che non sono simili e mostra come uno di loro possa essere visto come un aspetto più significativo dell’altro.

Un altro tipo di linguaggio simbolico è l’allegoria. Un’allegoria è un’opera letteraria che utilizza personaggi diversi per simboleggiare varie cose.

Il miglior tipo di simbolismo è quello che supporta la storia piuttosto che sommergela. Ciò è particolarmente vero per il simbolismo religioso, che ha pervaso la letteratura per secoli. È anche un modo eccellente per suscitare risposte emotive da parte dei lettori, che può aiutare a costruire una forte connessione tra lettore e lavoro letterario.

La condizione umana

Che si tratti della poesia di Ermanno Eandi dedicata ai granatieri della Sardegna o ai memoriali e alle storie di Carlo Levi, c’è un elemento della condizione umana in ogni opera. L’idea che la condizione umana non sia necessariamente perfetta e possa essere una fonte di grande disperazione o persino tragedia, può essere trovata in questi testi.

La condizione umana può essere oggetto di interesse e dibattito per se stessi, ma è anche un argomento importante da esaminare alla luce della nostra attuale situazione sociale e politica. Soprattutto alla luce dell’ascesa del fascismo e del suo impatto sull’Italia e l’Europa, è essenziale pensare al ruolo dell’individuo nella società e agli effetti che ciò può avere sugli altri.

Non sono sicuro che questo sia sempre facile da fare, ma è essenziale. Nel nostro mondo in cui esiste molta divisione tra diverse sezioni della società, è importante essere aperti ad entrambe le parti e vedere cosa si può imparare da loro.

Il militare

L’esercito è stato a lungo una fonte di forza per la Sardegna. I granatieri della prima guerra mondiale erano eroi e le loro azioni sono celebrate in tutto il paese.

La poesia di Ermanno Eandi dedicata ai granatieri della Sardegna è piena di ferventi tributi e immagini potenti. L’amore del poeta per l’Italia e la sua gente brilla nel suo lavoro.

Scrive dei militari in un modo che fa sentire il lettore come se fossero lì da soli. Mostra anche il suo amore per il paese attraverso le sue descrizioni dei suoi paesaggi.

La campagna sardo è costituita da un mix di aree rurali e costiere, con spiagge sabbiose e bellissime scogliere calcaree. Le colline coperte di foreste verdi aggiungono una dimensione extra allo scenario. Non c’è da meravigliarsi che l’isola continui ad attirare visitatori da tutto il mondo. È un posto che ispira e affascina e che rimarrà una destinazione preferita per gli anni a venire.

L’ambiente

La poesia di Ermanno Eandi dedicata ai granatieri della Sardegna è piena di allusioni all’ambiente dell’isola. Un vasto paesaggio di montagne, spiagge e scogliere calcaree, punteggiate da villaggi, reliquie e monumenti, è una testimonianza dell’antica cultura e storia che ha prosperato qui.

Le parole del poeta catturano anche l’isolamento dell’isola, che è una fonte di orgoglio e forza. La sua introversione e l’isolamento geografico hanno nutrito una cultura unica che è rimasta in gran parte invariata per secoli.

Le allusioni del poeta all’ambiente dell’isola fanno parte delle sue riflessioni sulla relazione tra il mondo spirituale e materiale. Nota che è possibile immaginare la presenza di Dio nel cuore della natura, così come nell’anima dell’uomo e nel tessuto aggrovigliato dell’esistenza umana.

Ermanno Eandi Biografici no comments

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Nato a Torino il 19/11/63, dove vive e lavora.
Poeta, Giornalista e scrittore.
Uomo sensibile, inquieto e mesto, gioioso e irrequieto, vive in simbiosi con la sua poesia. Dipana matasse d’elucubrazioni per offrirle al pubblico, cerca di assomigliarsi, si nasconde nella propria psiche per trovarsi, la sua arte lo rende felice: non cerca gloria facile ma gioia sottile.
Spera di volare lontano dal mondo ottuso del quotidiano per sempre, godendo del non essere, amando chi lo ama.

Negl’ultimi anni ha recitato in numerosi spettacoli, collaborando con cantautori, gruppi , solisti d’arpa e flauto, comici e mimi.

Ha inaugurato con interventi poetici mostre d’arte, feste private, e luoghi pubblici.
Ha presentato premi di poesia, mostre d’arte, sfilate di moda e manifestazioni pubbliche.

Il rapporto con i Media è sempre stato costante e sinergetico.
Qualora i Media necessitassero di poesia od opinionisti icastici ed efficaci hanno sempre trovato in Ermanno Eandi la risposta ai loro problemi.

Nel 1998 la RAI in Eurovisione, nell’occasione dell’ostensione della S. Sindone e della venuta del Papa a Torino, è stata letta una sua poesia alla presenza del Santo Padre.

È iscritto alla SIAE come autore della parte letteraria delle canzoni.

In campo giornalistico, collabora con il quotidiano “Torino Cronaca” come curatore della rubrica poetica “Torino in versi”, con il gruppo QN (Il Giorno), è redattore della quotidiano on line “ToroNews” ed è opinionista del programma televisivo “Qui Toro a voi Juve” (Sky e Primantenna) condotto da Alessandro Costa. Ermanno Eandi è presente nel mondo dell’enogastronomia come addetto stampa della Tenuta L’Arbiola di San Marzano Oliveto (Asti)

Ha collaborato dal 2005 al 2006 con il quotidiano QS (quotidiano sportivo) diretto da Xavier Jacobelli come editorialista, poeta e giornalista sportivo, dal 2003 al 2005 alla Trasmissione “Fischio d’inizio” (rete 7 Piemonte) come responsabile della cultura.

Dal 2003 al 2005 ha collaborato con il quotidiano TUTTOSPORT, scrivendo articoli di colore e sui disabili e lo sport ed è stato il curatore della rubrica “In Maratona” dedicata ai tifosi del Torino Calcio.
Dal 2001 al 2002 ha curato la rubrica “La poesia dello sport” sul quotidiano Tuttosport.
Nel 2003 ha curato la rubrica “Goal in versi” sul settimanale “Stadiogoal” distribuito allo stadio Delle Alpi.

Ha realizzato la cartolina e il poster poetico per il 50° anniversario della tragedia del Grande Torino a Superga diffondendo il suo prodotto in tutta Italia e all’estero.
Nel Museo “Fausto Coppi” della casa natìa di Castellania è stata inserita una sua poesia dedicata al Campione.

Pronto e concreto quando si tratta di promuovere il bene, trova la sua
realizzazione nel confronto con bimbi e anziani, infatti, insegna in svariate scuole
d’Italia facendo stages di poesia e creatività poetica.

Spesso interviene sul piano sociale portando la sua arte agli Enti Pubblici e a numerose Associazioni Culturali.
Ha collaborato nell’organizzazione d’alcuni eventi poetici e interventi artistici in città italiane.
Da alcuni anni collabora con la casa Editrice Bradipolibri in veste di curatore dell’antologia del premio di poesia sportiva “sportiamoci in versi” e come autore.

Ha eseguito stages di poesia nella Casa Circondariale di Asti realizzando con le opere dei detenuti l’antologia “Segnali di vita dal pianeta Sedna”

Le sue poesie sono ospitate in numerosi siti internet, che trattano di poesia, sport e religione.

Ha pubblicato: Il Pazzo della Mole (1994);“Particelle d’Ipertensione” (1995); “Esso” dialogo con un pronome (1996); “Sportiamoci in versi” antologia di poesia sportiva (Bradipolibri edizione 2003, 2004,2005, 2006); “Dove osano i granata” (Bradipolibri 2004); “Segnali di vita dal pianeta Sedna” antologia poetica con i detenuti della Casa Circondariale di Asti (Colibrì 2005)